Pietà, torna Kim Ki-Duk vincitore del Leone D'Oro a Venezia

Dopo aver attraversato una terribile crisi artistica durata tre anni (e documentata anche dall’opera autobiografica “Arirang”), Kim Ki-duk torna alla ribalta col suo ultimo capolavoro. “La Pietà”, infatti, ci mostra un regista rinnovato, più risoluto e con una maggiormente nitida (anche se spietata) visione della società.

Kang-do, strozzino di mestiere, si occupa della riscossione di debiti per conto di una ditta di prestiti privata. E’ molto zelante nel suo lavoro e non manca di sadismo; Arriva anche ad azzoppare o mutilare i mancati pagatori, per poi riscuotere i risarcimento dell’assicurazione che, al momento del prestito, i clienti sono stati costretti a firmare.Si tratta di un ragazzo senza morale e con un passato tormentato, che trae piacere nel restituire al mondo tutto il dolore che gli ha inferto nell’infanzia. Tuttavia, il ritorno della madre Mi-sun nella sua vita farà disseppellire a Kang-do sentimenti sotterrati nelle profondità della sua anima da molto tempo e che pensava di non possedere più.

L’atmosfera “dark” che il regista ha voluto imprimere nel suo lavoro, rende ancor più l’idea di una società sporca, corrotta, in cui il vero potere è detenuto da chi ha il monopolio del denaro e che può pesare in base ad esso la vita delle classi inferiori. Meraviglioso il contrasto “Luce/ombra” che si crea ogni volta che madre e figlio si trovano nella stessa scena. Il classico duello tra il bene e il male, rappresentati rispettivamente dall’amore materno di Mi-sun nei confronti del ragazzo e dalla negativa influenza sociale che lo ha trasformato nel mostro che è, non poteva mancare in una cultura fortemente marcata dal cristianesimo come quella coreana. Kang-do, rappresenta la gioventù malata e demonizzata che lotta disperatamente per l’autoaffermazione, spesso, ricorrendo all’illegalità. La madre, invece, è la personificazione del senso di colpa. Pentita più che mai di aver abbandonato il figlio in un’età critica, diviene la metafora della bramosia di redenzione del peccatore pentito.