Champions League: Zenit Milan 2-3. Milan fortunato con “San Abbiati”, vince per autogol.
Vittoria fuori casa per la squadra allenata da Allegri che batte per 3-2 lo Zenit San Pietroburgo dell’italiano Luciano Spalletti. Lo Zenit mostrava un 4-3-3Malafeev; Anyukov, Hubocan, Lombaerts (88′ Bukharov), Criscito; Fayzulin (80′ Kanunnikov sv), Shirokov, Witsel; Bystrov (72′ Zyryanov), Kerzhakov, Hulk. I rossoneri, invece, 4-2-3-1: Abbiati; Abate, Bonera, Zapata, Antonini; De Jong, Montolivo; Emanuelson (64′ st Nocerino), Boateng (80′ st Yepes), El Shaarawy; Bojan (52′ st Pazzini). Il Milan parte con il piede giusto: al 13’ punizione concessa al limite dell’area, Emanuelson prova direttamente in porta e la netta deviazione della barriera spiazza Malafeev: 0-1. Un minuto più tardi, sempre Emanuelson, sfiora la doppietta in scivolata. Al 15’ El Shaarawy si infila centralmente in dribbling e batte il portiere: 0-2. Adesso lo Zenit sembra riprendersi dall’ondata rossonera, e al 34’ ci prova Hulk con un sinistro dal limite dell’area, Abbiati vola e devia in angolo. Sullo sviluppo del corner, Shirikovi impegna di testa nuovamente Abbiati che blocca il pallone sulla linea di porta. Quasi al termine della prima frazione di gioco, Hulk entra in area e scaglia un sinistro violento su cui non può fare nulla neanche il portiere del Milan. Zenit accorcia le distanze: 1-2. Nel secondo tempo lo Zenit entra carico della possibile rimonta e, dopo solo due minuti di gioco, calcio d’angolo battuto Hulk sul secondo palo, Montolivo devia per Shirokov che di testa infila Abbiati sul primo palo: 2-2. Adesso il Milan è in balia dell’avversario, non riesce più a rendersi pericolosa come i primi 15 minuti. Allegri, quindi, decide di far entrare Pazzini al posto dello spento Bojan. Ma è ancora la Zenit che fa la partita, quando al 75’ grazie a una deviazione di Hubocan, su cross di Montolivo, tradisce il suo portiere nel tentativo di anticipare Pazzini: 2-3 Milan per autogol. Ma la partita non è ancora finita: subito dopo lo Zenit si butta in avanti per tentare il pareggio, ma è ancora Abbiati a negarlo con un altro miracolo. La partita finisce sul 2-3 per il Milan che trova la prima vittoria in Champions. Alla fine della partita Allegri elogia la squadra: “Ci serviva fare risultato in Russia: siamo partiti molto bene, siamo stati padroni del campo e il 2 a 0 lo abbiamo legittimato. Loro hanno trovato il gol nel finale di tempo, in un momento cruciale, e poi all’inizio del secondo: potevamo subire un blocco psicologico, forse io potevo intervenire prima con delle modifiche tattiche, ma i ragazzi sono stati bravi a resistere, a reagire e a cercare la vittoria. Sono contento della prestazione della squadra. Sono i giornali a dire che siamo in crisi, ma non è vero quindi questa vittoria non scaccia niente”. Spalletti applaude Abbiati: “Abbiati è stato un fenomeno. Il nostro portiere, a parte i gol, è stato abbastanza a guardare. Puniti da episodi che ci hanno girato contro. Quando ci si mette troppo di negativo è giusto anche perdere. All’inizio non siamo stati in partita, poi alcune disattenzioni che ci sono costate il terzo gol. Bisogna avere più continuità”. Abbiati tiene i piedi per terra: “Io non mi entusiamo più di tanto. Lo Zenit ci ha messo in difficoltà. Il rammarico è aver subito il gol a fine primo tempo, ma siamo stati bravi a recuperare la partita. Una vittoria così ci dà entusiamo e ci carica per il derby”.
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