Die Young di Ke$sha, quando i messaggi da subliminali diventano espliciti
Il mondo della musica è sempre stato attraversato da un certo misticismo, dal Flauto Magico di Mozart fino ai Beatles, i riferimenti criptici al mondo dell’esoterismo e delle società segrete è sempre stata una costante presente nei grandi artisti. E se lo stesso Giuseppe Verdi si batté per l’introduzione dell’accordatura delle orchestre a 432 Hertz per le sue particolari interazioni con la mente umana, se i Led Zeppelin e John Lennon avevano una particolare ammirazione per Aleister Crowley, mentre i teorici della teoria delle stringhe descrivano la realtà come un’enorme sinfonia, si capisce come la musica sia un argomento estremamente interessante.
In tal senso, neanche alla rossissima Fiorella Mannoia è sfuggito quanto presente nell’ultimo videoclip di Ke$ha, Die Young dove il messaggio, da esoterico, diventa estremamente esplicito. Pochi secondi e lo schermo viene separato in tre triangoli isosceli, di cui quello centrale è rivolto verso il basso ed è di colore rosa. Un richiamo chiarissimo al femminino sacro e…alla parte più nascosta di una donna, centro del suo potere legato alla nascita e alla vita.
Dopo soli 10 secondi, da una sorta di carro funebre texano, giunto in una location western esce la nostra protagonista, che si presenta con un “innocente” anello raffigurante un occhio onniveggente sul dito medio, quello “bucato” dalle triadi cinesi quando viene inserito un nuovo adepto. Mentre l’autista del carro funebre esce, sullo schermo viene “sparato” un teschio con ossa incrociate, simbolo storico dei pirati ma anche della Skull & Bones, unite da una simbologia ben descritta da Leo Lyon Zagami nella sua analisi sulle società segrete.
Dopo soli 30 secondi lo spettatore ha visto apparire sullo schermo il simbolo satanico della croce rovesciata, ha visto apparire la scritta “Evil” dalla macchina mentre l’adepta-gran maestro Ke$ha viene introdotta nella chiesa sconsacrata dove, senza troppi giri di parole, viene simulata una seduta orgiastica, simile a quelle praticate durante le messe nere, ma simile a certi riti di magia sessuale praticate da numerose associazioni segrete.
Descrivere tutto quello che viene visto durante il video, dalla mistica durata di 3:33, va oltre le intenzioni di chi scrive, si spera che un lettore attento sia in grado da solo di decriptare il resto. A supporto del video, il testo della canzone non lascia spazi a dubbi, con quella che sembra una vera e propria evocazione o preghiera, non si sa a quale entità .
La costruzione della canzone e del videoclip punta sicuramente ad attrarre l’attenzione di chi si ciba di complottismo e di chi, tra i più giovani e i più anziani, si incuriosisce per i messaggi subliminali, al punto da garantire un sicuro ritorno pubblicitario per logiche legate solamente al successo commerciale, sia dell’artista che del singolo e dell’album, Warrior.
Ma il problema che si pone, è un altro. Per quanto si possa pensare all’intera “operazione Die Young” come qualcosa fatta a soli scopi commerciali, non è possibile stabilire a priori quali effetti possa avere la diffusione di certi messaggi miscelati nel cocktail fatto di video e musica.
La ripetizione meccanica di parole costruite come un’invocazione, oltre che la sola imitazione di quanto accade nel videoclip, mette a contatto il pubblico con meccanismi da prendere estremamente sul serio perché in grado di trasformare realmente una persona da dentro.Â
Occorre sempre ricordare che in fondo, la musica, è una cosa estremamente seria.
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