Muos in Sicilia, la commissione Ambiente dell'Ars si riunisce a Niscemi
Il presidente della Commissione Ambiente della Regione Sicilia, Giampiero Trizzino sposta l’attenzione e le riunioni di oggi davanti all’installazione americana del Muos, il sistema di antenne per l’intercettazione di missili balistici destinati a colpire i paesi NATO.
L’obiettivo dichiarato dell’Assemblea Regionale Siciliana è quello di stoppare i lavori e di fare in modo che il MUOS non sorga a Niscemi anche se il presidio permanente, installato dal gruppo NO MUOS ha dovuto subire varie cariche di alleggerimento da parte delle forze dell’ordine che hanno scortato i convogli contenente il materiale necessario alla costruzione della base militare.
Una missione difficile su cui si giocano diverse partite. Se da una parte c’è la tutela della salute dei cittadini siciliani, investiti da onde ad alta frequenza che sono necessarie ad attivare il sistema di “scudo spaziale”, dall’altra si gioca il ruolo dell’autonomia prevista dallo statuto siciliano e mai attuata del tutto.
Per poter “smontare” l’attuale base del MUOS occorrerebbe un intervento deciso da parte del ministero degli Esteri e degli Interni anche se lo statuto siciliano, se attuato correttamente, prevede autonomia decisionale tale da poter trattare direttamente con il ministero degli Esteri americano.
Il compattamento delle forze politiche, di maggioranza e di opposizione, attorno a questo punto centrale, permetterebbe di aprire un nuovo discorso politico, incentrato su un nuovo tipo di federalismo, diverso da quello chiuso proposto dalla Lega Nord ma in grado di sbloccare una serie di possibilità che l’attuale assetto istituzionale continua a bloccare.
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