Al G8 in Irlanda del Nord, mercato unico USA-UE e questione siriana
Obama cerca di non ascoltare quello che l’agente Snowden continua a dichiarare alla stampa mondiale, comprese le intercettazioni accertate durante il G20 del 2009, prova a smuovere Putin sulla questione siriana, ma l’affare Datagate lo ha colpito sia sulla credibilità interna che all’estero, dove i suoi discorsi di pace di fronte alle università risultano meno efficaci. Può la sicurezza costare la privacy dei propri cittadini? In attesa di una risposta che non cambia da più di 12 anni a questa parte, Obama prova a mettere sul tavolo un accordo storico, in grado di tendere una mano all’Europa in difficoltà e gettare le basi di un nuovo assetto mondiale.
Stiamo infatti per assistere alla nascita di un mercato unico tra USA ed UE, base commerciale per un nuovo, enorme mercato di libero scambio di merci e uomini. E’ giusto non farsi troppe illusioni o spingere già sin da ora il discorso ben oltre i limiti economici, basti vedere cosa è oggi l’Unione Europea, un gigante politico-economico ancora incompiuto e fragile.
La svolta però è epocale. Un asse economico oltre che militare con l’Europa, garantisce una migliore gestione nel futuro sia dei Brics, i paesi emergenti, che del blocco mediorientale, in grado di accedere a risorse illimitate e tramite i petro-dollari sta pian piano acquisendo posizioni dominanti nei mercati europei, comprando pezzi importanti dei comparti bancari ed inserendosi nei maggiori assets continentali.
Un mercato in cui però la cosiddetta industria culturale sarà tutelata, un concetto che sta molto a cuore da sempre alla Francia che ha sempre cercato di ridurre l’egemonia culturale del mondo anglosassone o quantomeno, di non lasciare che penetrasse all’interno dei propri confini. Un’industria fatta di cinema, moda, spettacoli, eno-gastronomia e tutto ciò che da sempre aiuta i marchi di grande qualità del vecchio continente ad essere imitati nel mondo e garantisce ad oggi, un mercato unico e difficile da strappare.
La mente corre rapidamente all’unico esempio al mondo di mercato unico in cui alla libera circolazione di persone e merci, si è unita una struttura economica semi-regolamentata e a trazione tedesca, con evidenti ripercussioni su tutti i paesi dell’Unione Europea. Un mercato unico tra Europa e Stati Uniti potrebbe nascere con la fortissima tentazione di acuire il predominio americano sul mercato europeo, specialmente se in sede di trattativa, non vengono fissate una serie di rigide norme.
Ad oggi gli USA sono già usciti dalla crisi economica e stanno progressivamente riducendo i livelli di disoccupazione, cercando un supporto anche dal Giappone in termini di politica monetaria. L’Unione Europea rischia di essere cannibalizzata prima del tempo se si presenterà debole e non ancora unita dal punto di vista politico di fronte questo nuovo assetto mondiale che inizia a costruirsi proprio oggi nell’Irlanda del Nord.
Con Putin presente al tavolo, il discorso siriano è praticamente scivolato in fondo all’agenda, con un braccio di ferro che non potrà essere risolto a questo G8, ma che sarà combattuto proprio su suolo siriano, dai ribelli e dai governativi fedeli ad Assad.
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