Arrivano Barroso e Letta a Lampedusa, ma il clima è pesante

Il presidente della Commissione Europea, Barroso, è atteso sull’isola di Lampedusa insieme al Presidente del Consiglio Enrico Letta. Una visita che dovrebbe sensibilizzare una discussione più seria a Bruxelles ma che non può non nascondere un certo fastidio, sia da parte dei lampedusani, che da chi vive la frontiera ogni giorno.

Hanno visto passare ministri, cantanti, persino un papa ma per i lampedusani non è cambiato nulla, anzi, se possibile, le condizioni sono progressivamente peggiorate. Nessuno ha alzato un dito per aiutare Lampedusa a tornare vivere di turismo, i migranti che arrivano muoiono davanti le coste e quelli che sopravvivono si aggirano per l’isola, arrivando a gesti estremi. Secondo la popolazione, la fame porterebbe molti ad andare a caccia di gatti randagi, pur di sfamarsi.

La visita di Barroso e Letta dovrebbe essere il preludio ad una riunione convocata per affrontare il problema a Bruxelles ma l’Europa sembra non essere mai stata così lontana come ora. Le pressioni sono incentrate solo ed esclusivamente su numeri, soldi, bilanci, tabelle, tutto da inserire in una legge di stabilità da controllare e da sigillare a doppia mandata. Non c’è posto per uomini, donne e bambini, nella logica europea?

Potrebbe anche piovere un premio Nobel per la Pace da queste parti, ma si tratterebbe solo della beffa finale. A Lampedusa non servono riconoscimenti, ma risposte.