Il governo Crocetta inizia con un rinvio a giudizio per uno dei suoi assessori
Con un travaglio degno di un parto, in grado di spaccare in 3 parti il PD, dopo il ricompattamento avvenuto grazie alle elezioni, la prima vera grana per il governo Crocetta arriva subito dopo aver completato la sua squadra di governo. E proprio per inaugurare il nuovo corso, l’assessore agli Enti Locali, Patrizia Valenti, è stata rinviata a giudizio per un’assunzione “caldeggiata” al Consorzio Autostrade Siciliane.
Una posizione marginale nel processo, una vicenda semplice ed ininfluente, ma tanto basta a mandare a gambe all’aria il profumo di legalità e di aria fresca che doveva iniziare a sventolare all’ARS. Pronti, partenza via ecco il primo indagato nel Parlamento Siciliano, ripulito dalle elezioni.
A pesare sulla testa di Patrizia Valenti potrebbe presto arrivare un’altra accusa, proveniente dal tribunale di Patti per l’escalation di incidenti mortali sulla Palermo-Messina, inaugurata sotto Lombardo e chiusa per cemento depotenziato nelle gallerie nel messinese.
Ed adesso? Dopo aver spaccato il PD in tre parti ed aver minacciato la rottura con l’UDC, Crocetta si ritrova a dover trattare di nuovo con i suoi alleati per riempire un’altra casella.
Al momento, oltre la presenza di Patrizia Valenti, Crocetta è riuscito a portare al governo Franco Battiato in qualità di Assessore al Turismo, Antonio Zichichi assessore alla Cultura, assessore all’Economia Francesca Basilico D’Amelio, la giovanissima Nelli Scilabra alla Formazione, Nino Bartolotta alle infrastrutture, Ester Bonafede a Famiglia e Lavoro, Dario Cartabellotta all’Agricoltura, Linda Vancheri alle Attività Produttive, Lucia Borsellino assessore alla Sanità , Mariella Lo Bello assessore al Territorio e Nicolò Marino assessore alle Energie.
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