Scioperi in tutta Europa, i temi sono gli stessi
Mentre Roma viene invasa dalla manifestazione per la scuola pubblica della CGIL, con un presidio ormai di 48 ore impreziosito dalla presenza di artisti sul palco serale, anche nel resto d’Europa si protesta.
I cartelli sono gli stessi ovunque, no ai tagli del governo e alle nuove politiche di austerity mirate a rafforzare i bilanci e a tenere il conto statale in pareggio. Ma le ricette alternative, scarseggiano. Manca infatti una prospettiva di crescita che non sia basata solo sui tagli ma che tenga conto attivamente dei processi produtivi reali, non messi in moto dai mercati finanziari.
Anche in questo caso, “le ricette economiche” presentate sono fatte di tagli ed incentivi limitati nel tempo, in alcuni casi si cerca di premiare le aziende produttive abbassando una serie di imposte, ma oltre questo, non si procede. Nei paesi europei con un minor debito pubblico si gioca la carta dei lavori pubblici che riaccende una serie di settori produttivi.
Oggi l’intera Europa soffre dei prossimi tagli agli stipendi degli insegnanti, al blocco delle assunzioni e al taglio generale dei progetti legati all’istruzione media-superiore. Uno dei casi emblematici è la prossima chiusura del progetto Erasmus, stroncato dalla crisi e che potrebbe ripartire fortemente ridimensionato. Un continente che è pronto a controllare i bilanci di tutti gli stati membri e rendere vincolante il parere della BCE piuttosto che quella di un nuovo supercommissario ha scelto il rigore, ma il rigore privo della capacità di ammodernare il proprio sistema di istruzione è destinato a fallire.
Superato dal dinamismo delle tigri asiatiche e dei paesi emergenti del Sud America l’Unione Europea deve tornare a puntare su una serie di leve economiche a lungo termine, tra cui quelle legate alla scuola, all’università ed alla ricerca. Solo un Europa che ricorderà la sua storia alle generazioni future e farà tesoro degli errori del passato, potrà reggere il confronto con il mondo di domani, anche se oggi stare al passo costa un paio di punti di PIL.
var addthis_config = {"data_track_clickback":false,"data_track_addressbar":false,"data_track_textcopy":false,"ui_atversion":"300"}; var addthis_product = 'wpp-3.5.8';