Ecco a voi la prossima bolla speculativa, pronta a far precipitare i mercati in una nuova e profonda crisi economica
Nel “lontano” 2008, Nouriel Roubini annunciava al mondo una crisi economica profonda causata dai mutui subprime, prendendosi l’appellativo di Mr Doom, il biasimo dei colleghi e successivamente, la preoccupata attenzione dei media internazionali. Mentre il mondo attende una ripresa globale non prima del 2014, dai mercati internazionali arriva notizia di un fuoco devastante, rimasto sotto la cenere di quattro anni di politiche economiche che hanno sottratto risorse al settore pubblico per “ripulire” i titoli tossici delle banche. Un incendio che divamperà , non si sa quando, ma che acquista sempre più forza.
Il prossimo “incendio” cova qualcosa come 800 trilioni di dollari (pari a 800 miliardi di dollari) di fondi spazzatura, ovvero di fondi che generano soldi dal nulla basandosi su…scommesse finanziarie. Nel 2008, prima che la crisi scoppiasse, l’incendio che ha sconvolto i mercati mondiali contava “solo” 673 trilioni di dollari, portando i paesi a comprimere i consumi e a falciare la spesa pubblica e procedere alla smantellamento del sistema di Welfare e previdenza sociale.
A complicare il quadro è che dopo quattro anni di politiche repressive, la quantità di soldi generati dai mercati finanziari è ulteriormente cresciuta, portando i dati dell’economia reale a contrarsi e a vedersi privata sempre più dei fondi che le banche avrebbero dovuto destinare ad attività concrete.
Il volto di questa nuova crisi sarà quello dei contratti OTC, ovvero quelli provenienti dalla quotazione nei mercati non regolamentati che avviene secondo il principio dell’incontro tra la domanda e l’offerta soltanto; perciò il loro valore cambia continuamente e in maniera decorrelata rispetto all’andamento delle Borse Mondiali.
Una vasta terra di nessuno in cui i cartelli criminali riciclano il 4% del PIL mondiale e che viene alimentato dalla continua esplosione di nuovi canali che permettono di investire rapidamente e facilmente grandi quantità di denaro con operazioni ad altissimo rischio che possono permettere guadagni rapidi e copiosi, oppure far sparire enormi quantità di denaro in pochi minuti.
Il fuoco cresce sotto le ceneri, pronto a schiantare qualsiasi ambizioso disegno politico previsto da qui ai prossimi cinque anni.
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