Recensione: Ghost Movie

I creatori di Scary Movie portano al cinema una nuova commedia, parodia voluta dell’ormai celebre Paranormal Activity. Un film in perfetta sintonia con le opere passate, in cui è la comicità demenziale, spicciola e d’impatto a dominare. Il regista, Michael Tiddes, rispolvera il vecchio, solito, esilarante e intramontabile cast per un altro lavoro che, sicuramente, sbancherà i botteghini.

Una giovane coppia, composta da Malcolm e Keisha, trova finalmente una sistemazione in una casa spaziosa, molto bella e, apparentemente, accogliente. Elettrizzati dall’evento, si adoperano per costruire con serenità il loro nido d’amore. Tuttavia, qualcuno (o qualcosa) non vuole permetterlo.

Cominciano a verificarsi eventi inspiegabili, sempre più “insoliti” e grottescamente comici che, pian piano, faranno capire ai due giovani di non essere soli in quella bellissima abitazione. Un’entità maligna alberga tra le mura dell’appartamento insieme a loro e, quando si impossessa della giovane Keisha, il disperato Malcolm si vede costretto a chiedere l’intervento di alcuni bizzarri “ghostbusters” e di un veramente insolito esorcista.

La classica comicità monotematica alla Scary Movie, seppure commerciale e scontata, dimostra di non essere affatto passata di moda. Tutt’oggi, l’esilarante gruppo di attori continua a fare il tutto esaurito ogni volta che presenta un film. La loro chiave di lettura parodica degli horror più celebri del momento è apprezzata, quasi ricercata dallo spettatore medio.