Niente trapianto di cuore perché rumeno, decisione shock a Padova

Una storia che sembra uscita direttamente dagli anni ’20 in Italia o da un paese della provincia USA degli anni ’60, ma che purtroppo è una storia vera tratta dalla verde Padania e sta per diventare un caso politico. Un paziente rumeno viene ricoverato presso l’ospedale di Mestre in attesa di un trapianto di cuore nella vicina struttura di Padova. Arrivati a questo punto, la storia raccontata diverge e sarà presto motivo di cause legali.

Secondo il consigliere regionale Claudio Sinigaglia, un cardiochirurgo ha rifiutato di effettuare il trapianto di cuore sul marittimo rumeno perché “i cuori degli italiani devono rimanere sugli italiani”, secondo quanto riportato dal Secolo XIX. Diversa la posizione dell’ospedale di Padova che ha aperto uno squarcio su una prassi del nostro Sistema Sanitario Nazionale:

Data la tragica scarsità di organi – chiarisce – quando un ammalato, che non è nelle nostre liste d’attesa nazionali, può essere trasportato nel suo Paese di provenienza, perchè anche lì esiste un centro trapianti, lo si deve fare.

E in questo caso era possibile farlo, sostengono i responsabili dell’ospedale di Padova. A riprova di questo stato di necessità, la struttura ospedaliera ha citato il caso di un giovane ghanese curato grazie ad un trapianto di cuore italiano. Attenzione a dove vi trovate quindi, agire seguendo il proprio cuore potrebbe non bastare.