Berlusconi da Santoro ha fatto la storia, ecco i punti più interessanti (parte prima)
Che si trattasse di un evento storico, ne abbiamo abbondantemente parlato ieri e dopo avervi proposto la diretta streaming e la diretta dai profili twitter dei contendenti, vogliamo fare un focus sui momenti più importanti, per un programma che con il 33% di share segna il massimo storico per una tv al di fuori del duopolio Mediaset-Rai. E’ anche il massimo storico raggiunto per una produzione indipendente “sbarcata” a La 7 ma d’altronde, non poteva essere altrimenti.La scelta iniziale è chiara. Non si tratterà di una corrida ma nemmeno di  una trasmissione improntata al confronto pacato. Lo scontro, dove necessario, sarà civile ma ci sarà e per farlo capire,  Santoro fa una citazione in napoletano che piace a Berlusconi. L’inizio è d’impatto, nel servizio d’apertura si raccontano le storie di ex elettori di Berlusconi delusi ed in condizioni di lavoro peggiorate a causa della crisi.
Berlusconi è lì, fin dall’inizio non si è visto, adesso la sua figura si nota, viso contrito, lo terrà sempre durante i passaggi più duri del programma e per scaricare la tensione, infilerà le mani in tasca. La trasmissione procede in punta di fioretto, i due contendenti punzecchiano fino a quando Berlusconi, sul funzionamento del procedimento legislativo, lancia la battuta “lei ha fatto l’università o le scuole serali?“
Santoro rimpallerà la battuta per tutta la serata mentre per un’ora buona anche le domande di Luisella Costamagna e Giulia Innocenzi vengono incassate, compresa quella sul “complotto tedesco” raccontato da Vespa, in cui si smonta, per filo e per segno le attività della Bundesbank, la banca centrale tedesca e Deutsche Bank, la banca privata che ad aprile ha iniziato a vendere titoli di stato italiani, spagnoli e greci perché si era fuso con un altro istituto di credito che ne deteneva una discreta quantità . Ci sono anche momenti di comicità inattesa tra Santoro e Berlusconi, la trasmissione è gradevole, ma a casa si aspetta che si accenda lo scontro.
Ore 22:30: Berlusconi va in escandescenza facendo slittare il primo intervento di Travaglio dopo una lunghissima spiegazione sul procedimento del disegno di legge, ragionamento che serve a Berlusconi per far sembrare evidente come soltanto cambiando la Costituzione si da maggior potere al Governo, dimenticando come il decreto legge, usato dai suoi governi, offre questo stesso strumento. Sulla provocazione di Santoro, Berlusconi si scaglia contro il comunismo affermando che Scalfaro e Ciampi erano più di sinistra di tutti. Escono le spade, quelle a doppio taglio, si scalda anche Vauro, che appare ma si risiede.
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